Erdogan non teme la minaccia di sanzioni Usa in caso di mancata liberazione del pastore americano Andrew Brunson. Brunson è stato accusato di aver sostenuto un gruppo vicino al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) che avrebbe fomentato il fallito colpo di stato militare del 2016. Il pastore, che ha negato le accuse, rischia fino a 35 anni di carcere se giudicato colpevole. Oggi è agli arresti domiciliari dopo 21 mesi di detenzione in una prigione turca. I rapporti tra Stati Uniti e Turchia sono tesissimi in questa disputa. “Non faremo un passo indietro di fronte alle sanzioni”, ha detto Erdogan e poi, continua il presidente turco, dimenticano che così facendo perderanno un partner sincero e strategico”. I diplomatici americani stanno lavorando per cercare di risolvere la vicenda. Il Dipartimento di Stato Usa, in una nota, ha detto che il Segretario di Stato americano Mike Pompeo è in stretto contatto con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.