Mary Elizabeth Truss, nota come Liz Truss, attuale ministro degli Esteri britannico, ha promesso di continuare a impiegare la Royal Navy per affrontare il problema dell’attraversamento della Manica da parte dei migranti, qualora diventasse primo ministro, nonostante il programma attuale che prevede di restituire il controllo dei flussi alla Border Force nel gennaio del prossimo anno.
Il ministro degli Esteri ha dichiarato, al riguardo, che manterrà la Marina di Sua Maestà nel pattugliamento della Manica. Parlando in campagna elettorale a Elgin, a nord-est di Inverness, Truss ha detto: “È una priorità assoluta assicurarsi di affrontare il problema delle piccole imbarcazioni e il terribile traffico di persone. E userò ogni strumento a mia disposizione, se sarò scelta come primo ministro, per far sì che ciò avvenga”.
Una fonte vicina a Rishi Sunak, il rivale di Truss per la leadership, ha detto che manterrà la presenza dell’esercito nel controllo delle frontiere, ma non si è spinto fino al punto di impegnarsi a mantenere la Marina come responsabile operativo dei passaggi.
La fonte ha detto al Daily Telegraph che “secondo il piano di Rishi, l’esperienza militare sarà essenziale per assicurare il controllo dei nostri confini. Introdurrà una task force per coordinare la risposta a ogni fase del viaggio di un migrante illegale e che informerà sulla revisione dell’operazione Isotrope, il cui inizio è previsto per gennaio del prossimo anno”.
Il Daily Telegraph ha riferito che la Marina avrebbe restituito il controllo alla Border Force il 31 gennaio, come previsto, a meno che non ci siano provvedimenti ministeriali.
Quando la Marina ha assunto il controllo operativo degli attraversamenti della Manica ad aprile scorso, il Ministero della Difesa ha annunciato che il suo ruolo sarebbe terminato il 31 gennaio 2023. Su twitter, Ben Wallace, segretario della Difesa, ha affermato che la notizia riportata dal Daily Telegraph non è nuova e che ha fatto riferimento all’annuncio fatto ad aprile.
Un portavoce del Ministero della Difesa ha dichiarato che: “Come previsto, il supporto della Difesa al Ministero dell’Interno continuerà fino al gennaio 2023, a quel punto gli accordi operativi e più ampi saranno rivisti. Stiamo lavorando in tutto il governo per garantire che vengano poste le condizioni affinché la difesa possa riconsegnare il compito al Ministero dell’Interno dopo la revisione, il che include il sostegno alla formazione e allo sviluppo delle capacità”.
La Marina è stata chiamata a condurre pattugliamenti in aprile, a seguito di un’impennata di attraversamenti di migranti durante l’inverno. Quest’anno più di 20.000 migranti hanno attraversato la Manica, quasi il doppio rispetto all’anno scorso. Lunedì 78 migranti hanno attraversato la Manica a bordo di quattro imbarcazioni.
Il compito di comando e controllo della Marina nel Canale ha comportato il coordinamento delle navi della Border Force e della Guardia Costiera in mare per salvare i migranti e portarli a terra, mentre i marinai sono stati dispiegati sulle banchine per inviare le persone nei centri di prima accoglienza dei migranti. L’Agenzia ha schierato una nave d’altura di 260 piedi e un elicottero Wildcat per supportare le intercettazioni delle forze di frontiera, insieme a sei imbarcazioni da addestramento e tre gommoni a scafo rigido per ormeggiare le imbarcazioni dei migranti.
Alcuni parlamentari e membri della Border Force, tuttavia, hanno criticato la Marina perchè non è riuscita ad arginare il flusso dei migranti.