Se l’esperienza democratica tunisina fallisce nel paese nordafricano ci sarà una deriva autoritaria. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista all’emittente televisiva tunisina “Al Hiwar Ettounsi” concessa a margine della sua visita in Tunisia. “La Tunisia e la Francia hanno una storia comune a volte tumultuosa, motivo per cui i nostri destini sono collegati. Sono convinto che se la Tunisia vincerà le sue sfide, anche la Francia vincerà, ma se fallirà allora falliremo anche noi”, ha detto Macron.
Un’ipotetico deragliamento della Tunisia dai binari del processo democratico, ha aggiunto il capo dello Stato francese, porterà la Costituzione tunisina ad essere accantonata e una “deriva autoritaria che spingerà uomini e donne a partire o ribellarsi”. Un’eventualità, quest’ultima, che “non è nell’interesse della Tunisia ne’ della Francia”, ha aggiunto Macron.
Il capo dell’Eliseo ha affrontato anche lo spinoso argomento dell’Islam politico in Francia. “Ascolto con umiltà tutto ciò che riguarda questo tema. L’esperienza tunisina è molto stimolante su questo punto. Penso che in Francia sia necessario fare dei ragionamenti su questo argomento e abbassare i toni del dibattito. Dobbiamo educare i giovani con i valori della Repubblica”, ha dichiarato Macron.
Il capo dello Stato francese ha sottolineato che i valori della cosiddetta rivoluzione dei gelsomini del 2011, che ha portato alla deposizione dell’ex presidente tunisino Zine el Abidine Ben Ali, “sono gli stessi calori difesi dalla Francia”, come la democrazia, la libertà di coscienza, l’importanza del ruolo donne. “Tutto ciò rende i nostri destini legati”, ha detto il leader di Parigi. “La Francia è il principale partner economico della Tunisia. Lo sviluppo economico della Tunisia può essere realizzato solo attraverso l’azione del governo, compresa la lotta alla corruzione e il miglioramento del clima degli investimenti”, ha concluso Macron. (Nova)