Secondo quanto riportato dal Washington Post, il governo turco ha riferito a funzionari statunitensi di essere in possesso di registrazioni audio e video che provano che Jamal Khashoggi è stato ucciso all’interno del Consolato saudita a Istanbul.
Secondo una fonte del Washington Post, in particolare, in un audio, “Si può sentire la sua voce, si può sentire come è stato interrogato, torturato e ucciso”, confermando i particolari più raccapriccianti emersi in questi giorni.
Il governo della Turchia, spiega il giornale americano, non avrebbe però intenzione di diffondere il materiale in suo possesso per timore che “si possa rivelare come Ankara spii le entità straniere nel Paese” e non è ancora chiaro se i colleghi statunitensi abbiano potuto visionare le prove o se ciò che riferiscono non sia altro che un report fornito loro dai turchi.
Secondo quanto riportato dalle fonti turche, sentite dai giornalisti americani, il giornalista una volta entrato negli uffici diplomatici del proprio Paese il 2 ottobre per delle pratiche relative al prossimo matrimonio, sarebbe stato fermato, interrogato e ucciso all’interno del consolato e solo dopo, come riportato nelle scorse ore, sarebbe stato caricato su un minivan nero dalla squadra di 15 uomini dei servizi sauditi, arrivati a Istanbul appositamente per risolvere la questione, e portato alla residenza del Console, dove al personale era già stato chiesto di andare via in anticipo.