Quattro postazioni dei miliziani del partito dei lavoratori curdi (Pkk) sono state neutralizzate dall’aviazione turca durante alcune operazioni condotte nel nord dell’Iraq.
A renderlo noto è stata Anadolu, l’agenzia di stampa turca, citando un comunicato pubblicato oggi dallo Stato maggiore di Ankara, secondo cui le operazioni sono state condotte nelle regioni settentrionali dell’iraq di Avasin, Basyan e Hakurk.
Lo scorso 20 gennaio la Turchia ha lanciato una massiccia operazione militare contro le Unità di protezione del popolo curdo (YPG) nel cantone nord occidentale siriano di Afrin, in Siria, annunciando che le operazione avrebbero potuto interessare anche Manbij e il confine dell’Iraq, una mossa questa che potrebbe potenzialmente portare le forze turche allo scontro con quelle dei loro alleati della NATO.
Il 26 gennaio, il presidente turco Erdogan, parlando dell’operazione “Ramoscello d’olivo” aveva promesso che le attività sarebbero continuata “finchè non ci sarà più nessun terrorista al confine iracheno”.
Il Pkk, considerato un’organizzazione terroristica da Turchia, Stati Uniti e Unione europea, ha ripreso la lotta armata nel 2015. Da allora migliaia di persone sono morte negli scontri con le forze turche, soprattutto nelle aree meridionali del paese. Dal 1984 i morti di questo conflitto sono stati oltre 40mila.