Mentre La Cia è quasi certa, mercoledì ci sarà l’invasione, la diplomazia sta cercando di evitare l’irreparabile. Purtroppo dal colloquio tra i presidente di Usa e Russia, Joe Biden e Vladimir Putin non c’è stata l’auspicata svolta, entrambi hanno ribadito, in maniera ferma, le proprie posizioni.
Biden è stato perentorio: “in caso di attacco l’Occidente rispondera’ in modo “deciso” e imporra’ “costi severi”. Gli Usa ribadiscono anche che la linea privilegiata è quella diplomatica ma sono pronti, con gli alleati e i partner, anche ad altri scenari. Secca la risposta di Mosca che parla di “isteria americana al suo apogeo”.
Il capo del Dipartimento di Stato Usa, Antony Blinken ha parlato di “segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, con l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina“. L’omologo russo Serghei Lavrov ha accusato l’Occidente di aver “ignorato” le richieste di Mosca sulla sicurezza, ma ha anche confermato che la Russia non ha intenzione di invadere l’Ucraina“.
Il presidente francese Emmauel Macron dopo aver avuto oggi un’altro lungo colloquio con Putin ha riferito di aver avuto un dialogo sincero e non compatibile con un’escalation.
Macron, presidente di turno dell’Ue, non abbandona pero’ il suo impegno nella partita e per fare il punto si e’ sentito in queste ore con Biden, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier ucraino Volodymyr Zelensky. Assordante, invece, il silenzio diplomatico italiano.
L’Italia ha solo comunicato ai duemila residenti in Ucraina di abbandonare il Paese, aggiungendosi così agli appelli fatti ai cittadini di Germania, Olanda, Spagna, Svezia e Danimarca
Così il capo della Farnesina, Luigi Di Maio ha commentato la crisi: “Lavoriamo tutti al fine di evitare un’escalation e ovviamente lavoriamo per mantenere aperto un canale di dialogo con Mosca. Roma ha anche deciso il rientro, d’intesa con le ambasciate Ue nel Paese, del personale non essenziale della propria ambasciata a Kiev“.
Anche Mosca ha deciso di ridurre il personale diplomatico in Ucraina per il rischio di “possibili provocazioni”.
Nel frattempo gli americani hanno ritirato quasi tutti i militari che erano in Ucraina per addestrare le forze locali, al fine di rafforzare il fronte polacco con l’invio di altre tremila unità.
Nell’area del Pacifico di giurisdizione russa un sottomarino della Marina Usa e’ stato intercettato e allontanato dal cacciatorpediniere Maresciallo Chapochnikov, il Pentagono non ha confermato l’accaduto.
Kiev, invece, continua ad invitare i propri cittadini a restare calmi e uniti all’interno del Paese, evitando di essere influenzati da azioni destabilizzanti.