UE applica sanzioni alla Corea del Nord
Il Consiglio UE ha inasprito le sanzioni alla Repubblica Popolare Democratica di Corea (DPRK), recependo le sanzioni “settoriali” imposte dalla risoluzione 2375 (2017) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Tale risoluzione è stata adottata l’11 settembre 2017, in risposta al lancio di missili balistici della Corea del Nord. Le misure introdotte dalla risoluzione 2375 (2017) dell’ ONU includono il divieto di vendita di liquidi di gas naturale e dell’importazione dei materiali tessili.
Le nuove misure includono anche la limitazione della vendita di prodotti petroliferi raffinati e di petrolio greggio. Inoltre, gli Stati membri non forniranno nuove autorizzazioni di lavoro ai cittadini della Corea del Nord poiché, quando rientrano nel loro territorio, sono sospettati di generare entrate utilizzate per sostenere i programmi illegali dei missili balistici del paese. Gli atti giuridici inoltre recepiscono le deroghe previste dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per scopi umanitari e di sussistenza.
Il Consiglio UE aveva già recepito il 15 settembre le liste aggiuntive imposte dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, aggiungendo tre entità ed un individuo che sostenevano i programmi illeciti.
Il numero totale delle persone soggette a misure restrittive nei confronti della Corea del Nord è di 63 entità e di 53 persone elencate dall’ONU. Inoltre, l’Unione europea ha designato autonomamente 38 individui e 4 entità. Come concordato dai ministri degli esteri dell’Unione europea a Tallinn il 7 settembre scorso, il Consiglio sta attualmente lavorando su possibili ulteriori misure autonome per completare e rafforzare le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.