Un Capodanno a “zone rosse” contro chi ha precedenti penali

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha inviato una direttiva a tutti i prefetti per individuare aree urbane da vietare a persone con precedenti penali, in vista della notte di San Silvestro. L’obiettivo è adottare provvedimenti specifici per stazioni ferroviarie, piazze di spaccio, zone della movida e altre aree urbane con alta concentrazione di persone, spesso caratterizzate da episodi di microcriminalità, violenza, vandalismo, abuso di alcol e degrado.

Questa strategia non rappresenta una novità assoluta. Simili misure sono già state adottate negli ultimi mesi a Firenze, Bologna e, recentemente, anche a Milano. Roma, al momento, non ha ancora istituito alcuna “zona rossa”, ma la circolare ministeriale arrivata ieri prevede che da oggi si possano valutare eventuali aree sensibili nella Capitale, in un contesto reso ancor più complesso dall’afflusso di pellegrini per il Giubileo.

Il Viminale ha dichiarato che queste misure mirano a garantire «la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini». Secondo il ministero, le ordinanze prefettizie possono risultare utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado, ma anche per intensificare i controlli durante eventi pubblici, come quelli previsti per la notte di San Silvestro. I trasgressori delle ordinanze saranno allontanati e, in caso di recidiva, denunciati per violazione del Daspo.

A Firenze e Bologna, negli ultimi tre mesi, sono stati emessi 105 provvedimenti di allontanamento su 14.000 persone controllate. A Firenze, in particolare, dal 10 ottobre, data dell’ordinanza della prefetta Francesca Ferrandino, sono stati disposti 66 ordini di allontanamento, di cui tre hanno riguardato recidivi, successivamente denunciati. Queste misure sono state introdotte come sperimentazione dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza del 30 settembre, durante il quale è stato deciso di vietare il stazionamento in alcune aree critiche, tra cui il parco delle Cascine e la stazione di Santa Maria Novella.

A Milano, il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 18 dicembre ha portato all’individuazione di zone ad alto rischio. Da ieri, e fino al 31 marzo 2025, nelle aree delle stazioni Centrale, Porta Garibaldi, Rogoredo, nonché in quelle centrali come il Duomo, la Darsena e i Navigli, chiunque assuma comportamenti pericolosi per la sicurezza pubblica sarà allontanato. Inoltre, chi ha precedenti penali per spaccio, lesioni, rissa, furto e altri reati non potrà sostare in queste zone; in caso di violazione del Daspo urbano, sarà denunciato.

A Torino, la zona rossa è stata istituita temporaneamente in piazza Castello fino al 31 dicembre. Queste misure sono basate sull’articolo 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), che consente al prefetto di adottare provvedimenti urgenti per garantire ordine e sicurezza pubblica in situazioni di grave necessità.

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