Ieri alle 21.40 i presidenti di Camera e Senato sono saliti al Quirinale per comunicare al Presidente della Repubblica la sua rielezione con 759 voti, un record, secondo solo al Presidente Pertini. Mattarella non si è sottratto alla richiesta corale dei partiti di accettare un secondo mandato, dopo sette giorni di bagarre da dimenticare dove, a perdere è stata sicuramente la politica ma anche gli italiani stessi, inermi spettatori di uno spettacolo diventato, a momenti, grottesco ed al limite dell’inverosimile.
Mattarella ha così posto il sigillo alla sei giorni di tornata elettorale, pronunciando un breve discorso che sintetizza la grave situazione politica italiana, tutt’altro che chiusa e che si riverbererà all’interno dei vari gruppi parlamentari nei mesi a seguire: “I giorni difficili trascorsi con l’elezione alla presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tutt’ora attraversando sul versante sanitario, su quello economico e su quello sociale, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente debbono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei no concittadini”.
La reazioni della stampa estera
La notizia della rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella appare nelle homepage di tutte le principali testate internazionali, scrive l’AGI, anche se non fra le prime notizie in apertura. Tutti sottolineano una scelta nel segno della stabilita’ dopo una settimana di caos e divisioni fra i partiti politici e qualcuno cita lo stesso Mattarella che ha accettato “nell’interesse della nazione“, ricordandone l’eta’ e la precedente dichiarata intenzione di ritirarsi.
Il New York Times lo definisce il “guardrail” della “oscillante” democrazia italiana. In Francia, dove il presidente Macron e’ stato fra i primissimi a congratularsi ieri sera, Le Figaro ricorda che la rielezione “permettera’ di assicurare la stabilita’ del tandem Mattarella-Draghi che gestisce da un anno il risanamento del Paese”, mentre Le Monde cita “l’interesse della nazione” e si chiede retoricamente se “sarebbe stato meglio continuare il gioco al massacro o prendere atto dello stallo e cercare una via di uscita anche a costo di una leggera stortatura alla logica istituzionale? E’ servito un venerdi’ disastroso perche’ i leader delle principali forze politiche si arrendessero all’evidenza e chiedessero al presidente uscente di restare al Quirinale”.
Nel Regno Unito, il Guardian parla nel titolo delle “profonde divisioni” emerse durante un “farsesco processo di voto parlamentare” e ricorda che “l’ottantenne non voleva un nuovo mandato ma e’ stato convinto a restare“, mentre la Bbc ricorda che ha accettato per “senso di responsabilita’”, parlando di “votazioni spesso tese” nei giorni precedenti. Il Financial Times sottolinea che solo il presidente uscente puo’ assicurare “la sopravvivenza del fragile governo Draghi. Dagli Usa, il Washington Post parla della rielezione di un “riluttante presidente Sergio Mattarella“, ricordando la foto degli scatoloni del trasloco dal Quirinale nei giorni scorsi. Secondo il New York Times, con la rielezione “si preserva lo status quo”. Mattarella, spiega il quotidiano Usa, e’ stato presidente durante “sette anni caotici in cui l’Italia ha oscillato da sinistra a destra, rappresentando un guardrail della democrazia italiana”, mentre per il Wall Street Journal “l’Italia sceglie di mantenere gli stessi leader, evitando il caos politico. La frammentata classe politica italiana rielegge Sergio Mattarella come capo dello stato e mantiene Mario Draghi come capo del governo dopo una settimana di disordine“.
Il tedesco Spiegel, che come molti in Germania faceva il tifo per Draghi al Quirinale, definisce le elezioni presidenziali “un teatro dell’assurdo“. “Per giorni hanno giocato d’azzardo e litigato. Ma ora tutto e’ rimasto come prima, con Sergio Mattarella. Al primo ministro Mario Draghi non e’ stato permesso di diventare capo di stato“. Lo spagnolo El Pais ricorda che “i partiti non hanno trovato soluzioni all’abisso istituzionale” mentre El Mundo spiega che “non sono riusciti ad accordarsi e si sono rassegnati a lasciare tutto immutato fino alle prossime elezioni”. Il giornale online Politico.Eu dice che “il primo ministro Mario Draghi e i partiti di governo hanno chiesto a Mattarella di rimanere per rompere una settimana di stallo politico”.
Secondo l’Irish Times “Sergio Mattarella (80) avrebbe voluto lasciare il suo ruolo ma i leader politici non sono riusciti a trovare un accordo sul successore”. Il South China morning post dice che “ha accettato dopo che i partiti non sono riusciti a trovare un candidato alternativo reciprocamente accettabile in una settimana di voto difficile in Parlamento”, mentre il russo Kommersant evidenzia che il presidente “avrebbe dovuto lasciare il suo incarico il 3 febbraio, ma, a causa delle possibili conseguenze per la stabilita’ politica del Paese, ha accettato di candidarsi per un secondo mandato dopo che i partiti della coalizione gli hanno chiesto di riconsiderare la sua decisione di dimettersi“