Il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, presente all’inaugurazione del Polo della Ristorazione di Amatrice ha annunciato la candidatura della tradizione amatriciana a patrimonio Unesco.
Durante il suo intervento ha detto: “Oggi – ha detto il ministro Martina – era importante essere ad Amatrice, per dire innanzitutto grazie ai tanti cittadini che hanno contribuito e per continuare a dare una mano a costruire passo dopo passo il futuro di queste comunità e di queste terre straordinarie – Abbiamo completato i pagamenti degli aiuti diretti straordinari aggiuntivi per oltre 3800 agricoltori e allevatori delle terre colpite, per un impegno totale di 28 milioni di euro. Nel contempo – ha aggiunto – stiamo seguendo il progetto del riconoscimento dell’amatriciana come specialità tradizionale garantita (Stg) e oggi possiamo anche informare che è nostra intenzione candidare la tradizione amatriciana a patrimonio Unesco nell’ambito degli obiettivi del 2018, anno che come governo abbiamo voluto dedicare al cibo italiano”.
L’annuncio del ministro è stato commentato favorevolmente anche da Francesco Giro, senatore di Forza Italia e membro della commissione nazionale Unesco il quale ha dichiarato: “Dare all’amatriciana il blasone Unesco è una proposta bellissima che può aiutare il territorio di Amatrice a risollevarsi da una tragedia che ancora lo ferisce profondamente”; ma ha aggiunto: “Attenzione però a non creare un ingorgo di candidature per il 2018 perché già nella primavera scorsa la commissione nazionale Unesco ha presentato, sempre nell’ambito della lista Unesco del patrimonio immateriale, le candidature della Perdonanza celestiniana dell’Aquila e della Tradizione del tartufo per la Comunità di Norcia, realtà anch’esse colpite dal terremoto”. Giro ha concluso dicendo che per raggiungere l’obiettivo occorre necessariamente coordinare gli sforzi.