Il nome del capo della Cia Mike Pompeo sarebbe stato fatto da consiglieri e alleati di Donald Trump per una eventuale sostituzione del segretario di Stato Rex Tillerson, stando ad indiscrezioni raccolte dal sito Axios, dopo quello che alcuni chiamano già il “moron-gate”. Sebbene al momento sia soltanto uno scandalo potenziale, legato al fatto che il segretario di Stato Rex Tillerson avrebbe dato del “deficiente” (moron) al presidente Trump.
Tillerson nei giorni scorsi ha indetto una rara conferenza stampa per riaffermare il suo impegno al fianco del presidente “come il primo giorno”, ma sull’epiteto non ha né confermato e né smentito.
Trump si è detto orgoglioso dell’intervento di Tillerson, e rispondendo alle domande dei giornalisti sul suo rapporto con il Segretario di Stato, il presidente ha affermato di avere “un rapporto molto buono” pur riconoscendo che non vanno d’accordo su tutto e ha quindi sottolineato che “a volte vorrei che fosse più duro”.
Malgrado queste ultime dichiarazione di Trump le nubi non sono scomparse, perché tra rumor ed opinionisti da più parti si evoca una possibile prossima uscita di scena di Tillerson.
Sempre Axios afferma che Trump è consapevole delle critiche che emergerebbero in caso di un rimpasto e che il chief of staff della Casa Bianca, John Kelly, vuole stabilità quindi potrebbe scoraggiare cambiamenti per il momento.
Parole di vivo apprezzamento sono state rivolte proprio a John Kelly dal presidente. Trump ha infatti tessuto le lodi del suo chief of staff definendola “una delle persone migliori con cui abbia mai lavorato, sta facendo un lavoro incredibile – ha continuato – a mio avviso rimarrà qui per tutti i rimanenti sette anni”.