Elizabeth Shackelford, apprezzata diplomatica del dipartimento di Stato, che ha servito in Sudan del Sud, Kenya e Polonia, ha inviato una lettera molto critica al suo capo, in cui ha scritto che, sotto la sua guida, l’influenza del Dipartimento è notevolmente diminuita e il morale dello staff è crollato. La diplomatica, nella lettera ottenuta da Foreign Policy, scrive: “Il nostro lavoro è sminuito, lei non è un leader”. Trump preferisce i militari ai diplomatici: questa è una mancanza di rispetto mostrata dall’amministrazione.
Con queste parole la Shackelford ha rassegnato le sue dimissioni suggerendo al segretario di Stato, Rex Tillerson, di seguire il suo esempio: “se Tillerson non è in grado di mostrare la capacità di comando necessaria e di fermare l’esodo di diplomatici come lei, gli suggerirei umilmente di seguirmi fuori dalla porta”.
Shackelford afferma che, sotto Tillerson, il Dipartimento è stato “sminuito” e la sua influenza nel mondo erosa, visto che l’amministrazione fa sempre più affidamento sui militari, in un momento delicato per i rapporti internazionali. “Abbiamo ceduto al Pentagono la nostra autorità a capo della politica estera statunitense per ordine della Casa Bianca, ma a nostro danno, come nazione”.