Dietro l’attacco a due petroliere saudite e due altre navi, danneggiate vicino allo Stretto di Hormuz, ci sarebbe probabilmente l’Iran. Secondo la stampa Usa, che cita funzionari statunitensi, Teheran o sostenitori dell’Iran hanno usato cariche esplosive per danneggiare le navi commerciali, una constatazione che, se confermata, darebbe ulteriore benzina sulle tensioni militari nel Golfo Persico. Gli Stati Uniti, chiamati in causa dagli Emirati Arabi Uniti che hanno chiesto di collaborare alle indagini, hanno avvertito che “l’Iran o i suoi sostenitori” potrebbero prendere di mira il traffico marittimo nella regione, e che per questo Washington ha spostato altre navi e aerei nella regione.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo aver appreso la notizia che alcune petroliere dell’Arabia Saudita erano state sabotate vicino al Golfo Persico, aveva avvertito che l’Iran “soffrirà molto” se il paese farà qualsiasi azione in attacco”. “Sarà un brutto problema per l’Iran se succede qualcosa, posso dirlo – ha detto il presidente ai giornalisti nello Studio Ovale -. Non saranno felici”. Il Pentagono nei giorni scorsi ha schierato una portaerei e bombardieri B-52 nel Golfo Persico per contrastare le presunte minacce da Teheran.