Le dichiarazioni a margine del briefing russo-cinese sono per la stampa e vere a metà. Come sappiamo la difesa missilistica statunitense è strutturata su una rete globale di sensori per individuare e tracciare qualsiasi lancio contro obiettivi americani. La copertura si basa su diversi siti sparsi per il mondo e nello spazio. La costellazione satellitare Usa è progettata per essere ridondante a diverse altitudini e per garantire finestre di lancio utili anche dopo aver subito un devastante attacco preventivo. La Russia non dispone ancora di un sistema geostazionario di preallarme a raggi infrarossi. Mosca si affida principalmente sui radar di allarme precoce terrestri per rilevare un attacco missilistico statunitense. Quando i russi affermano che “lo scudo missilistico Usa è in grado di intercettare i missili balistici di Mosca”, sanno perfettamente che non è così. Nessuno scudo di difesa al mondo potrebbe riuscire a debellare un attacco di saturazione russo o cinese, ma quest’ultimo non giungerebbe di sorpresa ne sfuggirebbe alla rete di allarme precoce Usa. La rete di difesa esoatmosferica potrebbe sperare di intercettare una manciata di missili provenienti dalla Corea del Nord o dall’Iran. E questo è un dato di fatto.
di Franco Iacch