Il presidente Usa Donald Trump ha rinunciato a quella che in quasi vent’anni era ormai diventata una tradizione: la cena per la fine del mese del digiuno sacro musulmano del Ramadan, un evento che la Casa Bianca ha ospitato ogni anno fin dai tempi della presidenza di Bill Clinton. La festa di Eid al-Fitr chiude il mese del Ramadan, nel quale i musulmani digiunano dall’alba al tramonto e si dedicano ad atti di carità. Trump, che durante la campagna elettorale per le presidenziali si è distinto, tra le altre cose, per una certa la retorica anti-islamica, in occasione di Eid al-Fitr si è limitato a diramare una nota stampa che recita:
“Il popolo musulmano americano si è unito a quello di tutto il mondo durante il mese sacro del Ramadan per concentrarsi su atti di fede e carità. ora, mentre celebrano Eid con parenti e amici, perpetuano la tradizione di aiutare i vicini e di spezzare il pane con persone di ogni estrazione. Durante questa festa ci viene ricordata l’importanza di misericordia, compassione e buona volontà. Con i musulmani di tutto il mondo, gli Stati uniti rinnovano il loro impegno a onorare questi valori. Eid Mubarak”.
Il primo iftar, il pasto che interrompe il digiuno dopo il tramonto durante il Ramadan, fu stato ospitato dal presidente Usa Thomas Jefferson nel 1805 per un invitato tunisino. A quell’episodio era dedicato un post sul blog del dipartimento di Stato Usa. Il post, intitolato “Thomas Jefferson’s Iftar”, è ora stato rimosso, ma è disponibile in archivio. L’idea di ospitare la cena rituale musulmana alla Casa Bianca fu ripresa dall’allora first lady Hillary Clinton nel 1996. Dal 1999 è diventata una tradizione annuale a cui partecipavano leader musulmani Usa, diplomatici e parlamentari.
Foto Poiticus USA