(di Massimiliano D’Elia) Ora si pensa di attaccare l’utilizzo del contante, considerato il male di tutti i mali. Ferruccio de Bortoli ne parla domani sull’Economia del Corriere della Sera, in un inserto gratuito allegato al quotidiano milanese.
Qualche passaggio di de Bortoli
“Ma quanto contano i contanti? In Italia ancora troppo. Se ne parla ogni estate, ma poi non se ne fa nulla. Solo 13 operazioni su 100 sono fatte con carta di credito e bancomat. Per numero di transazioni prò capite siamo dietro persino alla Grecia. La stima del contante che sfugge al Fisco è di 200 miliardi. L’insano amore degli italiani per il contante è anche e soprattutto il riflesso della volontà di evadere e di infrangere la legge”.
Il ministro del tesoro Gualtieri sta spingendo per varare nuove misure che sensibilizzino l’utilizzo di bancomat e carte di credito. Un modo per tracciare tutti i movimenti di denaro degli italiani e far emergere il sommerso.
Un esempio che gli ausili digitali possano aiutare il fisco è stato dato dalla fatturazione elettronica che ha fatto crescere il gettito Iva del 5,4% nei primi quattro mesi dell’anno.
Secondo alcuni analisti oggi in Italia è possibile attuare nuove misure in tal senso. Ad indicare la strada, scrive il Corriere della Sera, potrebbe essere proprio l’ex ministro delle finanze Vincenzo Visco, che in uno studio propone di rendere obbligatoria per i titolari di partite Iva la trasmissione digitale delle informazioni fiscali alle autorità tributarie e al cliente.
Tutto bello e futuristico, ma….
L’intento del governo di spingere all’utilizzo degli ausili digitali, bancomat e carte di credito, è sicuramente una soluzione vincente. A smuovere prima di tutti il terreno dovrebbe essere però l’Abi -Associazione Banche Italiane. Le banche dovrebbero garantire la gratuità delle carte di credito e favorirne l’utilizzo proponendo l’accumulo di punti per ogni euro speso. Negli Usa si fa proprio così dove con i punti accumulati si possono chiedere regali selezionabili da un catalogo, ovvero la restituzione di un premio in denaro. In questa operazione interviene il Governo che nell’interesse di combattere l’evasione, riversa parte dei guadagni proveniente dal maggiore gettito delle tasse, proprio in queste iniziative delle banche, con il solo obiettivo di incentivare l’utilizzo della carta di credito. Una specie di circolo virtuoso a favore di tutti, questa è democrazia….
E’ una mia esperienza personale: dopo circa 4 anni di acquisti fatti con carta di credito della City Bank Usa, ho chiesto il premio in denaro. Sorpresa, sul mio conto corrente sono stati versati 3.820 dollari. Acquistavo anche un pacchetto di gomme da masticare con la carta di credito.