Nel corso dei servizi predisposti a Ferragosto, finalizzati al contrasto alla guida in stato di ebrezza, è stato fermato dalla Polizia Stradale di Verona un trentaseienne, trovato positivo all’etilometro. Per poter rientrare a casa ed evitare che la sua autovettura golf venisse rimossa dalla provinciale 11 che percorreva al momento del controllo, l’uomo ha chiamato i suoi genitori che sono arrivati dopo alcuni minuti. Il padre, pur consapevole di essere atteso dalla Polizia Stradale per l’affidamento dell’auto del figlio, si è presentato alla guida della sua macchina in visibile stato di ebrezza.
Sottoposto al controllo è risultato positivo all’etilometro con un valore quasi doppio rispetto al consentito venendo così denunciato oltre a subire (come il figlio) il ritiro della patente. Alla fine i due sono rientrati con la madre del ragazzo che aveva accompagnato il marito e che è risultata l’unica sobria. “Il problema principale per la sicurezza stradale è la mancanza di consapevolezza di troppi circa i rischi che derivano dal fatto di guidare dopo aver bevuto o usando il cellulare.
Troppi sono convinti che qualche bicchiere non incida sulle loro capacità e lo dimostra il fatto che pur sapendo di essere atteso dalla Polizia Stradale, il sessantatreenne denunciato, si è presentato alla guida con un tasso alcolemico di quasi 1, quando il limite massimo è pari a 0,5” ha commentato il dirigente della polizia stradale scaligera, Girolamo Lacquaniti.