In una baita a Saariselka, sopra il Circolo Polare Artico, i primi ministri di Finlandia, Svezia, Grecia e Italia si sono incontrati per un vertice informale con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Nord e Sud Europa. Petteri Orpo, premier finlandese, ha ospitato il greco Kyriakos Mitsotakis, lo svedese Ulf Kristersson e l’italiana Giorgia Meloni. La riunione ha rappresentato un primo passo per costruire nuove alleanze tra Paesi storicamente su posizioni divergenti in materia di sicurezza e gestione dei flussi migratori.

Tra i temi centrali affrontati, la sicurezza ha avuto un ruolo cruciale, in particolare alla luce delle tensioni lungo i 1.340 chilometri di confine tra Finlandia e Russia e del recente attentato di Magdeburgo. Meloni ha espresso solidarietà al popolo tedesco, mentre i leader nordici hanno posto l’accento sulla minaccia rappresentata dalla guerra ibrida di Mosca, nonché sull’importanza di proteggere le infrastrutture marittime nel Mar Baltico e nel Mediterraneo.

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La gestione dei migranti è stata introdotta da Meloni e Mitsotakis, che hanno sottolineato la necessità di nuove politiche per i rimpatri e di rafforzare le partnership con i Paesi africani. La Grecia ha inoltre evidenziato i rapporti con la Turchia e le questioni legate alla navigazione.

Sul fronte delle spese per la difesa, per la prima volta i Paesi nordici, tradizionalmente cauti in materia di bilancio, hanno mostrato apertura verso la possibilità di nuove risorse, senza gravare sui conti pubblici. Anche il target del 2% del PIL per le spese militari è stato discusso, considerando le sue implicazioni a livello nazionale, europeo e NATO.

In un’atmosfera informale, accentuata dal contesto intimo e dalla notte polare, i leader hanno avuto la possibilità di dialogare senza scarpe, come vuole la tradizione locale, davanti a un camino. Nonostante la mancanza di un documento finale, il vertice ha gettato le basi per incontri futuri, con il prossimo appuntamento previsto in Grecia.