“I dispositivi di protezione individuale forniti ai Carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia per fronteggiare l’emergenza contagi sono insufficienti e inadeguati“, lo dichiara in una nota Lia Staropoli Presidente dell’Associazione “ConDivisa – Sicurezza e Giustizia”.
“Le donne e gli uomini dell’Arma da sempre in prima linea, in questo periodo si trovano particolarmente esposti all’elevato rischio di contagio ma i Militari del Comando Provinciale di Vibo Valentia possono disporre di un solo piccolissimo flacone di gel disinfettante per ogni reparto, da dividere tra il personale che riceve il pubblico in ufficio e i Militari che prestano servizio all’esterno. I Carabinieri, continua la nota, hanno a disposizione solo quattro mascherine monouso per reparto o per Caserma. Ma a suscitare maggiore preoccupazione è l’assoluta mancanza di sapone nei bagni, che sono completamente sprovvisti anche di carta asciugamani. In questo particolare momento lavarsi le mani spesso con il sapone potrebbe arginare significativamente la diffusione del Covid-19 e di altre patologie. Comprendiamo la difficoltà di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuali come mascherine e gel disinfettante, ma i Carabinieri lavorano letteralmente gomito a gomito e a stretto contatto con i propri colleghi, visto che in alcuni reparti manca persino la scrivania per tutti”. “Secondo quanto segnalato dal personale delle Forze dell’Ordine”, precisa il rappresentante dell’Associazione apolitica e asindacale nazionale: “La situazione appare simile in altri reparti della Calabria e dell’Italia. Auspichiamo nel più breve tempo possibile una soluzione che possa restituire a questi Carabinieri un minimo di dignità e la serenità necessaria per operare in un territorio già abbastanza difficile come il nostro“.