(di Massimiliano D’Elia) Ho catturato un video sui social e non potevo fare a meno di scrivere un articolo per dare il giusto risalto all’arte culinaria pugliese, al piatto per eccellenza fatto con le orecchiette. Le troviamo nei supermercati in busta già confezionate, sembrano tristi, le acquistiamo ugualmente con la convinzione di assaporare quelle vere, quelle fatte in casa con acqua e farina. Semplici, belle a vedersi ma soprattutto buone con tutti i tipi di condimenti. Ragù, funghi, pomodoretti e basilico, cavolfiore, pesto etc.. Ma, con cime di rapa (broccoletti) e acciughe raggiungono una bontà sublime per ogni palato. Parliamo quindi delle famose “strascinate con le cima di rapa”. Le cime di rapa pugliesi (le cime dei broccoletti), contrariamente alle altre zone d’Italia, sono dolci e tenere. Le cime di rapa si mettono a cucinare in acqua bollente e quando sono cotte, nella stessa acqua, si versano le orecchiette appena fatte. Si aspetta la cottura delle orecchiette e si scolano insieme. In una pentola larga si versano orecchiette fumanti con le cime di rapa e poi si mescolano con il soffritto di olio, aglio, peperoncino e fili di acciughe. Il tutto si continua a mantecare per qualche minuto. Ecco il piatto è pronto per essere assaporato con un buon vino “Primitivo di Manduria”.
Tornando alla signora pugliese del video. Ha iniziato a fare orecchiette in mezzo la strada, dove i turisti affascinati hanno iniziato a fare un video che è diventato virale, con oltre 5 milioni di visualizzazioni.
La signora, racconta che fa orecchiette da quando aveva 6 anni e non dimentica di ringraziare gli insegnamenti della nonna. Insomma fa orecchiette da oltre 50 anni. Li fa di tutte le forme e spiega, nei dettagli, come impastare la farina, dando una dimostrazione pratica unica ai tempi nostri. La bellezza della signora, che ricorda a tutti noi le mamme e le nonne , è colorita dalla “parlata” pugliese, la simpatica cadenza barese che ti trasporta, in 4 minuti, in uno dei posti più belli d’Italia, la Puglia.
Non occorre alcuna preparazione scenica o coreografica, il documento improvvisato che la signora ci ha voluto lasciare non ha eguali, neanche se fosse stato scritto, oppure preparato. La spontaneità della tradizione supera i confini culturali e raggiunge ogni latitudine. Creare l’orecchietta da acqua tiepida riscaldata al fuoco, farina e sale è un piccolo miracolo di inventiva e rara manualità che ci auguriamo non si perda tra le future generazioni pugliesi.