Francois Villeroy de Galhau, parlamentare della Bce, in un intervista pubblicata e ripresa da “Reuters”, ha dichiarato che i tempi per il rialzo dei tassi della Banca centrale europea dopo la crisi dipendono dal fatto che l’attuale rallentamento della zona euro sia un blip o un rallentamento più prolungato.
La BCE ha dichiarato di voler mantenere i tassi di interesse ai minimi storici attuali almeno per tutta l’estate, ma la sua guida ai tassi di vecchia data è sempre più fuori sincrono con le aspettative del mercato, mentre la crescita ha rallentato.
Villeroy, che è a capo della banca centrale francese, intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais, ha spiegato che “La domanda chiave sarà se il rallentamento è temporaneo – con un rimbalzo durante quest’anno – o più duraturo”.
Ha aggiunto che vi è stata una forte convergenza di opinioni all’interno del Consiglio direttivo in sede di valutazione della BCE in merito al sequenziamento delle sue prossime fasi politiche e alla flessibilità riguardo ai tempi.
I responsabili delle politiche della BCE si incontreranno il prossimo 7 marzo, quando si prevede il rallentamento della zona euro più grande rallentamento degli ultimi cinque anni.
Villeroy ha affermato che una domanda interna fatta da Germania, Francia e Spagna ha tenuto a bada il rischio di recessione, sebbene le prospettive fossero offuscate dalla minaccia del protezionismo mondiale e della Brexit in Europa.
Contro tale contesto economico, ha affermato che la BCE sarebbe “pragmatica” nell’uso dei suoi tre principali strumenti politici: il suo stock di attività, i tassi di interesse e le riserve di liquidità.
L’ultimo punto, Benoit Coeure, membro del consiglio di amministrazione della BCE, ha detto oggi che la BCE sta discutendo l’idea di emettere nuovi prestiti pluriennali a favore delle banche di alcuni paesi che si troveranno il prossimo anno a dover restituire i prestiti precedenti.
In particolare, le banche italiane e quelle di altri paesi dell’Europa meridionale, potrebbero trovarsi di fronte a problemi di finanziamento in quanto la più recente operazione che punta al rifinanziamento a lungo termine (TLTRO) della BCE si avvicina alla data di scadenza e quindi al rimborso previsto per il 2020.
Villeroy ha detto che gli strumenti di liquidità dovrebbero essere utilizzati solo nel caso in cui esiste un caso di politica monetaria e “non possono essere progettati per esigenze specifiche di alcune banche o di alcune giurisdizioni”.