I carabinieri celebrano oggi la “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma. Le celebrazioni della Patrona dell’Arma, Maria Virgo Fidelis, sono iniziate questa mattina a Roma, nel Museo Storico di piazza Risorgimento, dove il Comandante Generale Tullio Del Sette ha deposto una corona d’alloro al Sacrario in onore dei carabinieri caduti. Successivamente il generale Del Sette ha partecipato, insieme ai Carabinieri in servizio nei reparti della Capitale, alla messa in onore della Patrona, presso la Legione Allievi Carabinieri. Nel pomeriggio, a Incisa Scapaccino (AT), presso la chiesa di San Giovanni Battista, primo Santuario d’Italia dedicato alla “Virgo Fidelis”, alla presenza del Sottosegretario all’interno Giampiero Bocci, del generale Del Sette, di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma e di delegati della Rappresentanza Militare verrà celebrata la Santa Messa, sarà officiata dal presidente della CEI cardinale Gualtiero Bassetti, dall’Ordinario Militare Mons. Santo Marcianò e dal Vescovo di Acqui mons. Pier Giorgio Micchiardi.
La Messa sarà preceduta dalla celebrazione della “Giornata dell’Orfano”. Il Comandante Generale premierà alcuni orfani di Carabinieri assistiti dall’O.N.A.O.M.A.C. che si sono particolarmente distinti negli studi. La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la ricorrenza al 21 novembre: data in cui la Cristianità celebra la Presentazione di Maria Vergine al tempio e anniversario della “Battaglia di Culqualber”. Il 21 novembre del 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in Africa, nella quale un Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.