Xi alla fine incontra Blinken per favorire la stabilizzazione dei rapporti

Ieri Blinken prima di incontrare il presidente Xi Jinping, incontro non del tutto scontato e mai confermato da quando Blinken era atterrato a Pechino, ha trascorso diverse ore con il più alto rappresentante della politica estera cinese Wang Yi. Il confronto con Wang Yi è stato molto duro quando l’alto rappresentante cinese, riferendosi agli Stati Uniti, gli ha ammoniti dicendogli di abbandonare la teoria della minaccia cinese e che l’America deve riflettere e scegliere tra dialogo e scontro, cooperazione e conflitto.

Trentacinque sono stati i minuti dell’incontro concesso da Xi Jinping dove i due Paesi, molto divergenti su alcune questioni, hanno comunque dimostrato di volersi riavvicinare per trattare insieme le crisi mondiali e favorire una stabilizzazione nelle relazioni diplomatiche nell’interesse comune di raffreddare scenari molto caldi che destano preoccupazione ed incidono pesantemente sulle economie.

Il presidente Xi ha detto che le interazioni tra Stati dovrebbero essere sempre basate su mutuo rispetto e sincerità. Spera che questa visita americana possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione dei rapporti“.

Wang Yi e Qin Gang, i due più alti diplomatici cinesi, hanno riferito a Xi di aver intrattenuto discussioni franche e costruttive con Blinken.

Gli americani hanno riferito ai media di aver sottolineato che la continua comunicazione ad alto livello è il modo migliore per gestire le divergenze e impedire che la competizione viri verso il conflitto.

Blinken, soddisfatto degli incontri ha detto: “Siamo d’accordo sul bisogno di stabilizzare i nostri rapporti“.

Il segretario di Stato americano non ha confermato la creazione dell’auspicata linea rossa tra i comandi militari per evitare uno scontro armato frutto di un errore, soprattutto intorno a Taiwan.

Sull’Isola gli Stati Uniti non sostengono una dichiarazione d’indipendenza dell’isola a patto che i taiwanesi restino democratici e liberi. Washington ha chiesto pertanto alla Cina di sospendere le azioni militari nello Stretto.

Su Taiwan, Pechino non accetterà compromessi, nessuna concessione. Questo è il messaggio che Blinken si riporta a casa. Wang ha chiesto di mettere fine al soffocamento dello sviluppo scientifico e tecnologico della Cina e ha aggiunto alle rivendicazioni l’osservazione che il peggioramento delle relazioni è dovuto alla errata percezione degli Stati Uniti secondo cui un Paese forte deve cercare l’egemonia, una condizione quest’ultima appannaggio solo delle democrazie occidentali.

Blinken ha invitato gli alti rappresentanti della politica estera cinese a Washington per preparare la visita del presindente Xi Jinping negli Stati Uniti, prevista probabilmente nel prossimo mese di novembre.

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