Lo ius soli non è nel programma di governo. Le emergenze del Paese in questo momento sono altre. Il ministro degli Esteri e capo politico del Movimento cinque stelle Luigi Di Maio, intervenendo a Rtl 102.5, spiega le ragioni del suo “sconcerto” di fronte al discorso pronunciato dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dinnanzi alla platea della manifestazione organizzata dal partito a Bologna, in cui, tra le altre cose, ha posto nella ‘agenda del futuro’ del governo lo ius soli e lo ius culturae. “Stiamo lavorando bene su temi come la legge di Bilancio, abbiamo tolto il superticket e bloccato l’aumento dell’Iva – afferma Di Maio – Quando si tratta di affrontare temi concreti questo governo procede e anche i gruppi parlamentari stanno lavorando bene. E’ chiaro che abbiamo un’Italia sott’acqua per problemi legati al dissesto idrogelologico, abbiamo emergenze come la questione Ilva. Quella dello Ius soli non c’è nel programma e, quindi, credo di avere il diritto di dire che sono sconcertato“.
Matteo Orfini, parlamentare del Partito democratico, interviene su Twitter in merito allo ius soli. “Di Maio è sconcertato perché vogliamo lo ius culturae. Mi dispiace, ma sono certo troverà la forza per superare questo momento difficile. Non è più al governo con Salvini ed è giunto il tempo di correggere gli errori e mettere fine alle discriminazioni“.